SIMIT
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Vicepresidente SIMIT “più di tre su quattro sono regolarmente occupate. Quasi la metà ha più di 50 anni. Esistono anche persone più fragili ed emarginate, ma tutti sono cittadini con una malattia cronica, che hanno diritto all’attenzione, e non meritano in alcun modo lo stigma, mai giustificabile né ora, né prima, di cui ancora sono vittime. Ricordo infine che una persona in terapia con il virus bloccato non è più contagiante. Un buon motivo perché emerga il sommerso, stimato in Italia attorno alle quindicimila persone. Fare il test, avere una diagnosi precoce, serve ai singoli e alla società”.