La confessione dello spazzino
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Questa volta, la storia che racconta attraverso le sue immagini, è davvero drammatica. Ecco quello che ha scritto: “Non ho mai detto alle mie figlie quale lavoro facessi. Non volevo che si vergognassero di me.
Quando mia figlia più giovane mi chiedeva di cosa mi occupassi, avevo l’abitudine di dire che facevo lavori di routine. Ogni giorno, tornando a casa dal lavoro, mi fermavo a farmi la doccia nei bagni pubblici, perché non volevo che sapessero cosa facevo nelle mie giornate. Ho sognato che le mie figlie potessero andare a scuola, ho voluto educarle. Volevo che potessero affrontare le persone con dignità. Non volevo che la gente le guardasse come tutti hanno fatto con me. Mi sono sentito sempre umiliato. Ho investito tutti i soldi che avevo nella formazione delle mie figlie. Non mi compravo una camicia, ma compravo i libri per le mie figlie. Ho semplicemente voluto che mi rispettassero”. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE