I medicinali pericolosi
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1. Citostatici (chemioterapia): i pazienti affetti da tumore si sottopongono a chemioterapia perché ovviamente è l’unica speranza di guarigione. Gli effetti collaterali noti sono, ad esempio, la perdita di capelli, la stanchezza cronica e l’indebolimento del sistema immunitario. I citostatici, infatti, che dovrebbero impedire la diffusione delle cellule tumorali, purtroppo, infatti, agiscono non solo sui tessuti malati, ma anche su quelli sani. Alcuni studi hanno rivelato, tra l’altro, che le terapie cancerogene convenzionali hanno un tasso di successo inferiore al 10%.
2. Antibiotici: sono utili a combattere i batteri patogeni. I medici prescrivono antibiotici quado vogliono curare infezioni virali, il che risulta non solo inefficace ma può risultare anche molto pericoloso. Col tempo si può però sviluppare una resistenza antibiotica che può provocare malattie che risultano mortali. Gli antibiotici attaccano l’intestino, e uccidono i batteri intestinali maligni, ma anche quelli buoni
3. SSRI: gli antidepressivi sono davvero essenziali in caso di depressioni. I cosiddetti inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) aumentano la concentrazione di serotonina nel cervello. Questo rende migliore il nostro umore, previene l’ansia e aiuta se si soffre di disturbi compulsivi. Chi li assumer però può sviluppare atteggiamenti aggressivi e, paradossalmente, anche idee suicide. Ma ci sono anche conseguenze meno devastanti come stanchezza, mal di testa, nausea e disturbi digestivi, è anche possibile avere una disfunzione sessuale permanente. Inoltre, il rischio di osteoporosi aumenta con l’uso a lungo termine.
4. Pillole contraccettive: si usano anche per curare sbalzi ormonali, problemi di pelle, ciclo irregolare o molto doloroso. Ma anche depressione, aumento di peso, mal di testa, trombosi… Dall’età di 35 anni, il rischio di infarto o ictus se si prende la pillola aumenta notevolmente soprattutto nei soggetti predisposti. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE