L'allarne
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L’allarme non è scattato nemmeno nell’aprile del 2014, quando una corte statunitense condannava proprio Takeda ed Eli Lilly a pagare 9 miliardi di dollari per aver nascosto ai pazienti il rischio di cancro correlato ad Actos: come scriveva il Walla Street Journal il rischio di sviluppo di cancro alla vescica aumenta addirittura del 40% nei pazienti che assumono il farmaco per più di due anni. nel luglio di quest’anno, Jama, il giornale dell’associazione americana medici, ha pubblicato uno studio che mostra una correlazione tra l’uso di pioglitazione e il rischio di cancro alla prostata e al pancreas. ovviamente, in seguito sono state tantissime le critiche al ministro Lorenzin che in Italia ancora non ha vietato la vendita di questi farmaci. CONTINUA A LEGGERE