La lettera della figlie e il suo nuovo volto
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Nel 2013, Sofia, la figlia di Carol, ha deciso di intervenire. Ha scattato delle foto alla mamma e le ha inviate – insieme a una lettera in cui spiegava la storia – in giro per gli ospedali del Paese. Ma Sofia riceveva solo lettere di rigetto, una dopo l’altra. Un giorno, l’ha chiamata però il dottor Reza Jarrahy, co-direttore del reparto cranio-facciale dell’Università della California (UCLA). L’uomo aveva buone notizie: poteva aiutare Carol! Carol dopo l’intervento di questo coraggioso medico, è tornata a vivere: “Adesso l’unica cosa che voglio è che non succeda a nessun altro. E farò del mio meglio”, ha dichiarato la donna. E’ una storia che invita a non considerare la chirurgia come una risposta a tutti i nostri difetti fisici.
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