Le speranze per il futuro
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I ricercatori, credono che l’inizio del trattamento preveda la rimozione dell’accumulo di proteine tau e beta-amiloide difettose, nel cervello del paziente. Questo nuovo trattamento sviluppato dal Queensland Brain Institute (QBI) presso l’Università di Queensland fonda sulla rimozione di queste dannose placche nel modo più sicuro possibile. Su Science Translational Medicine, il team descrive la tecnica che prevede l’utilizzo di un particolare tipo di ultrasuoni, chiamato ultrasuono terapeutico mirato, non invasivo per il tessuto cerebrale. L’oscillazione super-veloce di queste onde sonore è in grado di aprire delicatamente la barriera emato-encefalica, uno strato che protegge il cervello dai batteri, e stimola l’attivazione delle cellule microgliali del cervello. In sostanza, aiutano il corpo a guarire se stesso ed i risultati sono fantastici. Nel 75% dei topi di laboratorio, hanno completamente ripristinato la funzione della memoria con zero danni al tessuto cerebrale circostante. Il team spera che la sperimentazione umana abbia inizio nel 2018. CONTINUA A LEGGGERE